In questo articolo Veronica Cojaniz, borsista di MateâriuM, racconta la sua recente esperienza a Scrittori e Scritture in Castello 2018.
Tra le rovine del castello di Ragogna, nell’uggioso, temporalesco week-end del 25-26 agosto, si sono radunati dieci scrittori. Un gruppo di mutuo-aiuto per la dipendenza dalla scrittura? Forse sarebbe utile, ma si tratta di tutt’altro: mutuo aiuto, sì, per realizzare uno scritto a partire da fonti storiche, sotto la guida di Alessandro Di Pauli e Anna Gubiani. “Scrittori e Scritture in Castello 2018: Mettere in gioco la storia”, un laboratorio intensivo per tutti gli appassionati di scrittura (di qualsiasi tipo) e ricerca storica.
Abbiamo, in effetti, davvero giocato con le fonti! Il primo giorno, ciascuno di noi ha lavorato con un medesimo estratto dal diario di Alessandro Pennasilico, fante della brigata Bologna, che partecipò ai combattimenti sul monte di Ragogna nei giorni successivi alla disfatta di Caporetto. È stato uno strumento per capire le tecniche necessarie a sviluppare, da una traccia storica, una storia tutta nostra: come raccogliere e catalogare le fonti, creare un sistema narrativo a partire da queste, cogliere le ambientazioni, le situazioni, i personaggi e gli eventi che implicitamente possono essere evocati in esse. È qui che inizia il gioco: un solo racconto ne contiene infiniti altri; se, per esempio, Pennasilico narra di aver preso dei conigli come pasto per la sua brigata, possiamo immaginare la storia di quei conigli, che a un tratto vengono rapiti senza sapere che fine faranno… Così, dalla descrizione di una guerra, ricaviamo la storia tragica di una famiglia di conigli! Ogni frase, ogni parola evoca e racchiude in sé miliardi di storie, e ognuno di noi ne coglie una a seconda della propria personalità. In questo modo varchiamo le porte dell’immaginazione, e giochiamo con personaggi che non esistono ma possono essere esistiti, fatti non documentati ma possibili; sta qui l’aspetto affascinante, coinvolgente: il gioco tra realtà e finzione, tra storia e racconto. Carichi di tutto questo, il secondo giorno abbiamo lavorato sulle nostre fonti personali: ricordi cari, memorie della nostra famiglia o dei nostri antenati, eventi storici che ci hanno particolarmente colpito. Come ho detto però, ogni storia ne contiene altre mille: per questo una delle difficoltà maggiori è stata rinunciare ad alcuni dettagli o elementi e scegliere un solo racconto, ossia avere un chiaro e preciso obbiettivo. Spesso ci si affeziona a un certo fatto che però non è funzionale al proprio progetto… «Selezionare le fonti è come andare in un cimitero nella notte dei morti: è pieno di fantasmi e zombie che ti distraggono, ma tu sei andato lì per prendere un fiore e una candela per la tua cenetta romantica» (le perle di Alessandro!). Fortunatamente, il gruppo era affiatato, disponibile, aperto: ognuno poteva condividere i propri progressi o i propri dubbi, senza ricevere alcun giudizio; in questo modo ciascuno è stato arricchito e aiutato dagli altri. Questo, d’altra parte, è lo stile di Mateârium: produrre nella condivisione reciproca, cosa che, come dice Anna, sfata il mito dello scrittore leopardiano, tutto solo seduto alla scrivania.
Per concludere questo week-end immerso nella storia e nella scrittura, il team di Mateârium ha proposto le sue prossime novità: la prima borsa di studio e le otto rubriche di scrittura; è seguita la presentazione del nuovo disco Cosmesi, gruppo fondato da Eva Geatti e Nicola Toffolini (anche questo, un gioco tra finzione e realtà da scoprire!). Per finire, toast party vegetariano e del buon Kir! Con MateâriuM, d’altra parte, non manca mai un momento di convivialità e di scherzo, vuoi per riposarsi dal lavoro fatto, vuoi per continuarlo con un’ulteriore condivisione.
Veronica Cojaniz
Nata a Tolmezzo nel 2000, studentessa del quarto anno al liceo classico Stellini di Udine. Partecipa a diversi laboratori teatrali e al progetto di alternanza scuola- lavoro con il CSS di Udine. Collabora con il Messaggero Veneto e il giornalino scolastico Asteriskos. Nel 2018 ha partecipato al laboratorio ABC della drammaturgia organizzato in collaborazione con Teatro Club Udine e le è stata conferita la borsa di studio MateâriuM.
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