Sabato 24 ottobre 2020 Giulia Tollis e Stefania Ursella di MateâriuM hanno tenuto un laboratorio di scrittura nell’ambito dell’iniziativa destinata agli insegnanti “Marilenghe & Mariscuele – Setime zornade de scuele furlane” organizzata dalla Società Filologica Friulana per il progetto “DOCUSCUELE – Centro di documentazione ricerca e sperimentazione didattica per la scuola friulana” in collaborazione con il Comune di Codroipo, l’Istituto Comprensivo di Codroipo e con il finanziamento di ARLeF.
Le due ore di sabato 24 ottobre hanno avuto inizio con le necessarie presentazioni: da una parte noi e Antonella Ottogalli della Società Filologica, dall’altra il numeroso gruppo dei quasi 150 insegnanti partecipanti che abbiamo conosciuto meglio con un questionario interattivo in forma di sondaggio, per indagare il loro rapporto con la scrittura. Abbiamo scoperto così una platea di entusiasti creativi, narratori e poeti nel privato, insegnanti interessati a coinvolgere i propri studenti in attività di scrittura e a trovare formule nuove per l’insegnamento della lingua friulana. Con una preoccupazione di fondo: come trovare le idee?
Eravamo pronte: trovare la giusta idea è il problema principale di ogni penna fremente e, se l’obiettivo è coinvolgere bambini e ragazzi, la questione diventa fondamentale per avvicinarli al piacere della lettura e dell’invenzione narrativa. Si tratta della base di partenza per ogni progetto di scrittura che, nel suo sviluppo, coinvolge poi altri metodi e competenze.
Il pomeriggio è stato dedicato proprio a esplorare serbatoi di idee procedendo tra esempi di autori per bambini e ragazzi e brevi assaggi di esercizi che si sono da subito rivelati come fruttuosi confronti tra menti al galoppo grazie all’attenta e coinvolta partecipazione degli insegnanti.
Abbiamo individuato 4 infallibili fonti d’ispirazione:
1. Cjatâ lis ideis de vite di ogni dì
Il quotidiano, in tutte le sue curiose manifestazioni, offre uno sterminato campionario di spunti che diventano narrativamente interessanti specialmente quando l’autore inserisce elementi di contrasto rispetto alla realtà aspettata. Soprattutto nel caso del lavoro di scrittura con bambini e ragazzi, attingere dall’esperienza personale è un punto di partenza fondamentale.
2. Cjatâ lis ideis des stories di altris
Se una storia continua ad affascinare nel tempo è perché continua a parlarci, un buon esercizio è studiarne il funzionamento per riprenderne i tratti più interessanti adattandoli alle proprie esigenze comunicative. Anche in questo caso, il lavoro con bambini e ragazzi può partire da testi adatti alla loro fascia d’età per guidare un’analisi approfondita e arrivare infine al riadattamento. In questo punto rientra anche la ricerca di filastrocche e detti della tradizione friulana che si è rivelato l’esperimento più affascinante del pomeriggio, come vi raccontiamo più avanti.
3. Cjatâ lis ideis de atualitât
Una narrazione che prende spunto da un tema dell’attualità è un buon modo per affrontare l’argomento con bambini e ragazzi in termini adatti alla loro sensibilità. Si tratta di una sfida, specialmente nel caso dei temi più cupi, che si trasforma in un’occasione per proporre finali in cui la realtà si mescola all’invenzione per costruire prospettive nuove offrendo alle nuove generazioni la possibilità di un orizzonte positivo.
4. Cjatâ lis ideis dal passât
Alla pari dell’attualità, la storia passata si offre come ampio serbatoio di personaggi e vicende in grado di unire le informazioni storiche a un discorso sul presente. Lavorando con bambini e ragazzi si può cogliere l’occasione di proporre progetti in grado di mettere in gioco competenze da discipline diverse, inserite in un contesto narrativo per rendere più interessante l’approccio alla materia, facilitandone l’apprendimento.
Nel corso del laboratorio, ogni categoria è stata approfondita grazie a esempi da grandi autori della letteratura per bambini e ragazzi e al coinvolgimento degli insegnanti partecipanti che hanno condiviso le proprie esperienze di progetti di scrittura scolastici. In conclusione a ogni punto, con la proposta di un esercizio (o meglio di una pillola di esercizio, adatta al gruppo numeroso e alla formula online) abbiamo focalizzato l’attenzione su un elemento chiave del testo analizzato, trattando “sul campo” punti fondamentali della scrittura creativa. La partecipazione agli esercizi (in forma scritta, nella chat offerta dalla piattaforma utilizzata per l’incontro online) è stata ancora una volta sbalorditiva, ricca di idee creative che ci auguriamo si trasformino presto in progetti di scrittura, personali o di classe. Questo coinvolgimento, a livello di metodo, ci ha confermato l’importanza del confronto in un contesto di gruppo, un’attività che certamente richiede pazienza e impegno ma che offre un controllo sulla idea di partenza che sarebbe irraggiungibile in un lavoro solitario.
Abbiamo il piacere di approfondire la fase di lavoro più intensa e coinvolgente del pomeriggio. Per il tema “Cjatâ lis ideis des stories di altris” uno degli esempi proposti è La gnot dai muarts di Lussia di Uanis, artista poliedrica attiva anche nella didattica e nei progetti creativi in lingua friulana. Il testo prende lo spunto dalla filastrocca “Vuessut, dedut, miserere, lusorut. Al è un muart e un vîf insieme, âstu pôre Madalene?” per inventare una narrazione in cui tradizione e contemporaneità si incontrano in modo estremamente gustoso per i piccoli (ma anche grandi) lettori. Il modello è riproducibile ed è molto produttivo perché consente di operare su entrambi i fronti: didattica del friulano con la ricerca del proverbio e attività di scrittura. L’esercizio proposto si muove proprio in questa direzione: quale detto o filastrocca friulana potrebbe essere lo spunto per una storia di genere fantastico?
In pochi minuti le idee hanno cominciato a circolare con grande forza creativa tra giovani invincibili con magici berretti, paesi popolati di eccentrici iracondi e molte altre invenzioni nate con incredibile velocità da un confronto aperto e collaborativo.
Non ci dilunghiamo oltre (per chi lo desidera, i materiali completi del corso sono disponibili, per riceverli, contattateci tramite il modulo alla fine dell’articolo) ringraziamo la Società Filologica Friulana per l’invito e l’organizzazione e tutti i partecipanti per la loro preziosa partecipazione attiva a un pomeriggio di laboratorio che è stata un’esperienza di grande ricchezza per tutti!
Giulia Tollis e Stefania Ursella
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