Il teatro stabile friulano ha bisogno di tutti
Lettera al Messaggero Veneto del 25 settembre 2019 a cura della direzione di MateâriuM sui principi che dovrebbero guidare il teatro stabile friulano.
Il Teatro Stabile Friulano è quasi pronto! Proprio in questi giorni l’Associazione appositamente costituita per la creazione del teatro comincerà a decidere come sarà organizzato, chi ne farà parte, chi lo guiderà come direzione artistica.
Noi siamo un collettivo di teatranti, che dal 2012 si è costituito in un gruppo dal nome “MateâriuM”, ispirato al verbo friulano “mateâ”, giocherellare, ma anche ingegnarsi, arrovellarsi su qualcosa. E infatti amiamo arrovellarci nell’osservare e accompagnare non solo la creazione di opere teatrali (come siamo abituati), ma anche la nascita del Teatro Stabile Friulano: analizziamo cosa succede e contribuiamo con i nostri stimoli, che vengono dalle nostre esperienze nei teatri europei.
Fermo restando il dovere di riconoscimento e il ringraziamento che dobbiamo a quanti hanno operato per ottenere l’istituzione di questo Teatro Stabile – da coloro che l’hanno pensato, a quanti hanno dedicato le proprie energie impegnandosi per una vita intera –, ci sembra doveroso sottolineare alcuni aspetti da non sottovalutare per potersi presentare con le carte in regola al futuro che ci attende.
Alla firma dello statuto (avvenuta due mesi fa) ci ha colpito che nella lista dei firmatari mancassero realtà come l’Associazione Teatrale Friulana e il Teatro Club: la prima raccoglie il folto panorama del teatro amatoriale e l’altra è celebre per aver creato il fenomeno del teatro studentesco in regione. Pensiamo che queste siano due entità fondamentali per il teatro friulano: esse rappresentano una ricca platea di potenziali spettatori e un potenziale capitale umano e artistico da coltivare, che non va trascurato per il successo del nascituro Teatro Stabile Friulano.
Abbiamo notato, inoltre, che la lista non comprende rappresentanti di giovani realtà del teatro del territorio: tanto le competenze dell’esperienza (per le quali l’età è una ricchezza) quanto le nuove energie e visioni (risultati di percorsi di vita diversi, legati al mondo contemporaneo) sono fondamentali per creare un progetto solido e proiettato nel futuro.
L’altro punto che ci ha colpito riguarda un aspetto che ci sta molto a cuore dal principio della nostra costituzione. Leggendo la lista dei firmatari ci si rende conto che il 100% dei firmatari è maschio (è presente la firma di una donna, ma non in rappresentanza di se stessa, bensì di un altro uomo). Questo è senz’altro un aspetto sul quale aprire una profonda riflessione. Per un teatro futuro è assolutamente necessario impegnarsi per costruire un nuovo equilibrio di genere.
In questi giorni di concreta creazione dell’Istituzione del Teatro Stabile Friulano (dalla decisione sulla direzione artistica alla scelta dei futuri fautori) è importante fare le giuste riflessioni, perché quello che davvero si decide è se questo teatro abbia una chance di futuro o meno.
Proprio perché teniamo alla nostra cultura e a questo progetto, chiediamo a coloro che sono chiamati a prendere queste importanti decisioni di portare avanti lo stesso coraggio che li ha portati a costruire un teatro di questo tipo, facendosi ora paladini di un vero pensiero nuovo, nel quale emergano manifestatamente i principi di parità e di merito e che comprenda uomini e donne senza pregiudizio di sesso e, soprattutto, le generazioni più giovani che saranno i protagonisti di domani.
La direzione di MateâriuM
Anna Gubiani, Alessandro Di Pauli e Giulia Tollis
(nella foto, nell’ordine)
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