IL MATEÂ
“Mateâ” parola friulana che significa “giocherellare”, “affaccendarsi”, “rompersi il capo”, traduce la filosofia di MateâriuM:
un luogo dove creare attraverso il divertimento e il lavoro d’ingegno.
Questo omaggio alla lingua friulana è un modo per sottolineare innanzitutto il rapporto con il territorio.
MateâriuM è infatti un progetto pensato per la diffusione e la crescita della nuova drammaturgia made in Friuli.
Promuovere l’uso del friulano è per noi un modo per raccontare come ogni lingua sia in ambito drammaturgico una ricchezza straordinaria. Una lingua porta con sé suoni, storie, interi mondi; e con ogni lingua si affrontano situazioni in modo diverso. E questo può avere in scena un effetto enorme.
Il Friuli e e la sua lingua non rappresentano tuttavia un motivo di chiusura, bensì sono inseriti fin dall’ideazione del progetto in una visione molto più ampia.
UN’ESPERIENZA EUROPEA
MateâriuM infatti, grazie alle esperienze estere dei fondatori e favorito dalla sua locazione geografica in questa terra di confine, è per sua natura rivolto verso la drammaturgia contemporanea nazionale e soprattutto internazionale.
Particolare attenzione viene riservata agli autori e alle associazioni italiane che si occupano di drammaturgia (vedi Pagine amiche) e ai centri internazionali per lo sviluppo della nuova drammaturgia (per esempio la Sala Beckett a Barcellona o la rete di case editrici di lingua tedesca che promuovono la nuova drammaturgia).
MateâriuM vuole essere piattaforma di confronto e di scambio per chiunque abbia interesse nel settore drammaturgico, perciò siate i benvenuti!
…Con un augurio di buon lavoro a tutti, ovverosia: buine mateâde a ducj!!!