Inizio di stagione: per il dramaturg è tempo di presentare il nuovo programma e di fare un po’ di conti. Una statistica sulle produzioni di un teatro stabile tedesco di media grandezza, corredata da un breve raffronto con la realtà dei teatri stabili italiani.
Le rubriche di MateâriuM | Vita da dramaturg | a cura di: Anna Gubiani
Il sipario si alza e a Esslingen, un paese di 91mila anime a una decina di km da Stoccarda, nel ricco sudovest della Germania, comincia la stagione teatrale 2017/18.
Come ogni dramaturg che si rispetti, anche io qui nella Württembergische Landesbühne Esslingen (il teatro stabile regionale del Württemberg) sono corresponsabile nientemeno che dell’intero programma della stagione. E che programma, fate attenzione!
Un teatro di media grandezza come il nostro è in grado di produrre ben 21 spettacoli nuovi a stagione: 14 per adulti e 7 per ragazzi (si passa dai grandi classici teatrali fino ai testi contemporanei, inclusi musical e adattamenti da opere liriche, film e romanzi; gli attori in scena per ogni spettacolo variano da uno o due fino a una dozzina). Ma le produzioni non finiscono qui: poiché ogni spettacolo realizzato replica per almeno due anni, di fatto quest’anno sono in scena in stagione ben 67 spettacoli diversi, di cui 40 per adulti e 27 per bambini e ragazzi – tutti prodotti da noi e tutti passati continuamente sotto l’occhio attento dei dramaturg!
Ma vediamo nel dettaglio quali sono gli ingredienti necessari per produrre così tanto:
a. un certo numero di attori fissi che calchi le scene. Noi abbiamo una compagnia di 26 attori e attrici, tutti stipendiati, di cui 20 per gli spettacoli per adulti e 6 che recitano negli spettacoli per bambini e ragazzi;
b. una ventina di registi ospiti e altrettanti scenografi/costumisti;
c. a volte anche dei musicisti o degli attori aggiuntivi, da assumere come ospiti esclusivamente per qualche singola produzione;
d. un buon direttore e dei dramaturg, che sono i suoi consulenti per tutte le decisioni artistiche: noi qui siamo in 4 dramaturg, di cui un capo dramaturg, due dramaturg e una assistente dramaturg;
f. un apparato di amministratori, tecnici, assistenti, insomma le maestranze teatrali, il personale di sala e anche dei pedagoghi teatrali per i contatti con le scuole; nel nostro caso sono in tutto un centinaio di persone (il numero totale di dipendenti del teatro è di 159)
h. e infine un budget pubblico annuale di circa 6,7 milioni di euro (4,7 milioni vengono dalla regione, 2 milioni dal comune), che andrà ad aggiungersi al 1,1 milione di Euro di incassi da botteghino e ad alcuni piccoli finanziamenti privati, per un budget totale di 8 milioni di euro a stagione.
Il risultato: 67 produzioni che raggiungeranno 117.000 spettatori (ovvero biglietti venduti) l’anno.
In Germania – per la cronaca – ci sono 143 teatri stabili pubblici (pressoché interamente finanziati da stato/regione/comune) per un budget complessivo di 3 miliardi di euro l’anno. I dramaturg sono circa 400.
In Italia – sempre per la cronaca – i teatri stabili pubblici e privati sono 65 (17 teatri stabili ad iniziativa pubblica; 13 teatri stabili ad iniziativa privata; 18 teatri stabili d’innovazione per l’infanzia e la gioventù; 17 teatri stabili d’innovazione per la ricerca e la sperimentazione) e il FUS – Fondo Unico per lo spettacolo è di 400 milioni di euro l’anno e include finanziamenti non solo ai teatri ma anche alle attività cinematografiche, alla Biennale, all’accademia di arte drammatica, ai festival. Ma i dramaturg sono in incredibile aumento.
Buon inizio di stagione teatrale a tutti!
*Tutti i dati di questo articolo sono pubblici e li trovate, per la Germania, nella Theaterstatistik 2015/2016 a cura del Deutscher Bühnenverein e, per l’Italia, sulla pagina web del ministero dei beni culturali (Vedi: Relazione sull’utilizzazione del FUS e sull’andamento complessivo dello spettacolo 2015)
Anna Gubiani, dramaturg, cofondatrice di MateâriuM. Nata nel 1977 a San Daniele del Friuli, si diploma alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e si laurea al D.A.M.S. di Bologna. Dopo alcune esperienze come autrice teatrale in Italia, nel 2007 si trasferisce in Germania, dove lavora come dramaturg nei teatri stabili di Erlangen, Stoccarda ed Esslingen.
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